Quando un libro cambia la vita

di Monica Volpe

Se questo libro non vi cambia la vita sono pronto a rimborsarvelo”. Così sostiene Alessandro D’Avenia durante uno dei suoi tanti incontri con i ragazzi. “Ciò che inferno non è”  a noi l’ha cambiata. Nel corso dell’anno abbiamo letto, approfondito, riflettuto sulle pagine di questo romanzo di formazione. Partire e visitare i luoghi descritti  è stata un’esperienza unica per ragazzi e insegnanti. 76 in tutto sulle strade di don Pino Puglisi. Siamo appena tornati dal campo scuola. Cinque giorni  di intense emozioni nella Palermo tutto porto, nella chiesa dello Spasimo, nella scuola media Don Pino Puglisi di Palermo, nata dopo l’omicidio di mafia del sacerdote-martire. La dirigente Angela Randazzo e il vicepreside Buccheri Domenico hanno testimoniato il loro impegno culturale in un quartiere come Brancaccio. Il motto di Don Pino Puglisi “se ognuno fa qualcosa” viene assorbito dai ragazzi, convinti, adesso, che il contributo di tutti sia fondamentale per combattere l’indifferenza di fronte all’illegalità.

La bravura dell’autore è pari alla sua sensibilità; conoscendo il nostro progetto, manda una lettera, recapitata direttamente dai suoi genitori Giuseppe e Rita D’Avenia. Una vera squadra questa famiglia; ogni membro sostiene l’altro, pur essendo lontani geograficamente. 

Nei giorni successivi il viaggio prosegue tra l’entusiasmo e la voglia di imparare nuove cose. Agrigento, la valle dei templi; Siracusa, Ortigia e Catania. Tanta cultura e un’ultima incredibile sorpresa. La mattina del 17 aprile, nella splendida piazza duomo, Alessandro D’Avenia ci viene incontro per un saluto! Un grande privilegio, una incredibile sorpresa per tutti; dopo mesi di lavoro quasi non riescono a credere di poter parlare con l’autore del loro primo vero libro letto. Una serie di coincidenze provvidenziali, di cui, sono sicura, regista è don Pino Puglisi. Un viaggio che resterà nella pelle di tutti noi.